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venerdì 11 novembre 2011

Le nuove "reflex"


Sony, leader nel settore elettronico, fondata nel 1946 in Giappone ci ha spesso abituati a innovazioni incredibili, basti pensare al sistema di musica "da viaggio" Walkman, sempre al passo con i tempi e spesso avanti, è il coraggio di questa multinazionale che lascia a bocca aperta, e anche a livello fotografico prova a stupirci, con ottimi risultati.
Introduce la fotocamera "reflex" (se così si può chiamare) a specchio traslucido, ciò vuol dire che il 70% della luce che entra dall'obiettivo arriva al sensore e il 30% arriva allo specchio di messa a fuoco, questo:

- consente di eliminare il sistema che porta la luce al mirino e il mirino stesso, avendo una lieve riduzione degli ingombri, il mirino ottico viene quindi sostituto da un mirino elettronico, molto luminoso e con una nitidezza decisamente buona.
- consente di non essere soggetti a micromosso causato dal movimento dello specchio.
- consente di adoperare il sistema di messa a fuoco a rilevamento di fase (il più rapido) utilizzandolo sempre in live view nelle riprese video.
- consente raffiche di scatto mediamente più veloci perché lo specchio è fisso.
- comporta però una maggiore attenzione alla polvere che può depositarsi sullo specchio e quindi falsare la lettura esposimetrica.

Concludendo le nuove Sony dotate di questa tecnologia sono sicuramente un progetto ambizioso e di successo, aiutate anche dalla scelta di stabilizzare il sensore e non l'ottica e dalla possibilità di montare tutto il corredo delle vecchie ottiche Minolta, ma le reflex con mirino ottico, a pentaspecchio o a pentaprisma, restano la scelta consigliata per chiunque voglia cimentarsi nella fotografia evoluta.

Piccola curiosità, il progetto SLT non è per niente recente, infatti già Canon nel 1956 con la Canon Pellix aveva studiato una soluzione con tecnologia translucent mirror, senza riscontrare molto successo a causa della polvere sullo specchio.

lunedì 7 novembre 2011

Considerazioni su nuovo acquisto


Felicissimo possessore della canon 450d con obiettivo da kit 18 55 IS, ho deciso in maniera abbastanza fortuita di venderla, un po' perché non potevo rifiutare l'offerta, un po' perché ha ormai fatto il suo dovere, un pò perché siamo sotto natale ;) ma soprattutto perché vorrei avere la possibilità di fare dei video in maniera un tantino più comoda di come si possono fare con la 450d (come fare video con la reflex), quindi adesso mi trovo punto e a capo, nel senso che sono orientato sicuramente verso canon, le esperienze che ho avuto con Nikon (probabilmente per abitudine) mi hanno lasciato un poco perplesso, quindi Canon, e fin qui tutto fila liscio...

Le possibili scelte sono :

- Canon 1100 d
- Canon 500 d
- Canon 550 d

Come obiettivi a corredo, il 18 55 is con cui non mi sono trovato per niente male, e o il Canon 70 300 is o il Canon 55 250 is, non ho avuto ancora modo di avere tra le mani la 1100 d ma vedendo qualche immagine e le caratteristiche, non mi ha entusiasmato, l'impugnatura non ho ben capito che materiale sia, ma non mi ha dato la sensazione di qualcosa di estremamente curato o la mancanza della misurazione spot (che avevo nella 450d -.-) però ha la possibilità di fare video in full HD (1080p) a 30fps e la qualità fotografica non è per niente male o almeno così si legge.
La 500 d sembra essere il giusto compromesso tra le due, ma un prezzo di quasi 200euro in più rispetto alla 1100d, possibilità video in hd (720p) a 30fps di costruzione molto simile alla 450d anzi praticamente identica.
La 550d non la prendo in considerazione perché ha un prezzo ben più elevato secondo me non giustificato da 3Mp in più e i video a 1080p a 30fps o la possibilità di inserire il microfono esterno, per qualcuno possono essere inispensabili, ma per quanto mi riguarda posso farne a meno.
La domanda sostanzialmente è prendere la 1100 d e 2 obiettivi o la 500d il 18 55IS?
Veiamo che riservano le offerte di questo periodo ;)

giovedì 3 novembre 2011

10 consigli su come fotografare le stelle

Una delle situazioni più difficili da fotografare è il cielo stellato, una buona foto è l'insieme di molteplici elementi, tecnici e non, che danno equilibrio alla scena, nella fotografia del cielo notturno il risultato non è per niente ovvio. Con la pellicola, questo genere fotografico era di più facile approccio, la pellicola generava scatti più puliti, il rumore era presente si, ma non paragonabile a quello "video" di adesso soprattutto se l'esposizione del sensore deve proseguire per molto tempo a ISO elevati, per questo dobbiamo seguire alcune dritte, ecco quali:

1. Il cielo deve essere pulito da nubi.
2. Anche la luna può essere fonte di disturbo, in quanto può "sopraffare" la lieve luce delle stelle.
3. Essenziale risulta allontanarsi dalle fonti luminose, come città, lampioni o i fari delle auto.
4. Utilizzare un obiettivo grandangolare consente di cogliere porzioni di cielo più ampie, quindi più stelle.
5. Ovviamente il buon vecchio treppiedi e il telecomando di scatto remoto.
6. La reflex deve essere impostata su ISO 800-1600, apertura f/1.8, tempo 4 secondi circa e fuoco impostato su infinito, si usa un tempo non troppo lungo per evitare che le stelle lascino delle scie dovute al movimento terrestre.
7. Attenzione alla condensa che nelle prime ore del mattino può formarsi sull'obiettivo.
8. Bisogna tenere presente che anche in questo tipo di fotografia la composizione è molto importante, includere un elemento, come ad esempio la chioma di un albero, darà risultati più suggestivi, se l'elemento è in totale assenza di luce possiamo illuminarlo noi con un faretto per un istante.
9. Dotarsi di una batteria carica al 100% in quanto gli scatti di qualche secondo richiedono molta energia.
10. Conviene sempre scattare in RAW per meglio gestire il rumore video presente.

Una piccola curiosità: esiste in commercio un inseguitore che permette di spostare automaticamente la reflex seguendo le stelle, in modo da poter tenere ISO bassi e tempi più lunghi riducendo così il rumore video senza creare scie generate dalle stelle.

AGGIORNAMENTO:
Dopo svariate prove ho potuto notare che l'elemento fondamentale è la lente, se infatti durante una giornata di sole le differenze tra un buon obiettivo e uno da "kit" possono essere trascurabili, nel senso che anche con l'obiettivo base qualche buona foto possiamo tirarla fuori, questo non avviene se fotografiamo le stelle. Con il 18 55 is, ad esempio, fotografare le stelle è praticamente impossibile, avremo punti luminosi senza definizione, che sembrano quasi fuori fuoco, con il canon 50mm la situazione migliora, (vedi confronto a questo LINK) anche quest' ultimo non è di certo la migliore ottica per i cieli notturni, anche per via della lunghezza focale che su aps-c diventa un 80mm, però con le impostazioni sopra indicate, f/1.8 - ISO 1600 - t 4secondi, riusciremo a cogliere una quantità di stelle immensa.

AGGIORNAMENTO 2:
Dopo mesi di prove e molte sconfitte sono arrivato alla conclusione che anche con il 18 55 is in kit è possibile avere discreti risultati, se il 50 mm 1.8 mark 1, ha la scala delle distanze e quindi a fine corsa sappiamo che l'obbiettivo mette a fuoco su "infinito" con il 18 55 la situazione cambia notevolmte, a fine corsa non mette a fuoco su infinito (non so se sia il mio esemplare uscito male), per mettere a fuoco su infinito e quindi le stelle, l'unica possibile soluzione è quella di comporre la scena, e tramite live wiev mettere a fuoco, con zoom digitale 5 o 10 x, sulla stella più luminosa che si riesce a vedere, intervenendo sulla ghiera di messa a fuoco (Manual Focus). Così facendo avremo stelle nitide anche a f/3.5, ovviamente sarebbe consigliabile un grandangolo luminoso, come il tokina 11-16 f/2.8 per APS o il Samyang 14mm 2.8 per FF.