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martedì 12 febbraio 2013

Le basi dell'astrofotografia


(Fotografia di Luca Concas)

Le fotografie di cieli stellati hanno un grande fascino, capita la tecnica, il procedimento è banale e ripetitivo, acquisiamo questa tecnica e poi vediamo come andare oltre:

Cosa serve?
- Reflex /grazie/
- Treppiede
- Intervallometro (on camera (Magic Lantern) o con telecomando esterno)
- Memoria capiente (8 - 16 Giga)

Cosa fa comodo? 
- Reflex Full Frame
- Obiettivo grandangolare luminoso (almenno f/2.8)
- Vestiti adeguati, guanti, thermos
- Compagnia

Accorgimenti:
- Attivare la funzione di sollevamento dello specchio
- Disattivare la riduzione del rumore alle lunghe esposizione e ad alti ISO

I fattori naturali che influenzano la buona riuscita di una fotografia notturna sono sostanzialmente tre:
- Scarso inquinamento luminoso
- Un cielo privo di nuvole o foschia
- L'assenza della luna

In una giornata di cielo limpido, privo di luna e con poco inquinamento luminoso abbiamo 3 possibilità:

- Startrail: quando le stelle creano una scia più o meno lunga in cielo. Molti pensano che si debba tenere il sensore esposto per molto tempo (più di 1ora) con ISO bassi (100-200), questo andava bene con l'analogico, la cui pellicola non era soggetta a rumore termico e/o elettronico. Oggi il procedimento che da risultati migliori è quello di fare una sequenza di scatti e unirli tramite software. Più scatti si faranno e più lunga sarà la scia.

- Time-Lapse: è spesso utilizzato per riprendere albe e tramonti, ma anche il movimento della via lattea nel cielo. Il time lapse è un video, in cui eventi che durano ore si riducono a minuti o pochi secondi.

- La singola foto alla via lattea

Sono 3 tecniche molto semplici, che però vengono influenzate da molti fattori.


STARTRAILS :
(come impostazioni di partenza possiamo usare le seguenti impostazioni)

-sensibilità sensore: 1600 ISO (dipende molto dall'inquinamento luminoso, più luce generale avremo nella scena, meno elevata deve essere la sensibilità del sensore)

-tempo: 25secondi (il tempo per avere stelle puntiformi dipende dalla seguente formula: 600/focale equivalente)

- apertura diaframma: f/2.8

COME PROCEDERE:
Nella fotografia notturna la COMPOSIZIONE è molto importante, anche se abbastanza difficoltosa per via della poca illuminazione, nel mirino risulta più facile inquadrare (conviene aspettare qualche secondo che i valori in basso scompaino) eventualmente si possono fare degli scatti di prova e regolare di conseguenza la composizione.

Altra difficoltà che si incontra è la MESSA A FUOCO, per le stelle dobbiamo mettere a fuoco su infinito, il problema qui sorge con gli obiettivi in cui la messa a fuoco con la ghiera a fine corsa non è effettivamente infinito, quindi la soluzione migliore resta quella di verificarla sempre con la funzione LIVE VIEW e 10x presente ormai in ogni reflex moderna, per fare questo dobbiamo cercare una stella molto luminosa e mettere a fuoco su essa.

Regolata composizione e messa a fuoco non ci resta che scattare una fotografia di prova per vedere se le stelle sono ben visibili e se la composizione ci soddisfa.
A questo punto dobbiamo far partire l'intervallometro impostando il tempo tra uno scatto e l'altro di un secondo, in modo che quando il nostro software unirà le stelle avremo una scia unica senza interruzioni.


I SOFTWARE in circolazione non sono tantissimi quello che funziona meglio è startrails.exe che però non legge i file raw, ma tiff e Jpeg quindi dobbiamo salvare in nostri file in una cartella che sarà quella da cui startrails.exe prenderà le singole foto. Per fare questo ci conviene aprire tutti i file in camera raw di photoshop, selezionarli tutti, applicare le modifiche a nitidezza, chiarezza e bilanciamento del bianco, riduzione del rumore e salvarli direttamente in jpeg in modo che il software faccia tutto con i file già sistemati. 






giovedì 3 novembre 2011

10 consigli su come fotografare le stelle

Una delle situazioni più difficili da fotografare è il cielo stellato, una buona foto è l'insieme di molteplici elementi, tecnici e non, che danno equilibrio alla scena, nella fotografia del cielo notturno il risultato non è per niente ovvio. Con la pellicola, questo genere fotografico era di più facile approccio, la pellicola generava scatti più puliti, il rumore era presente si, ma non paragonabile a quello "video" di adesso soprattutto se l'esposizione del sensore deve proseguire per molto tempo a ISO elevati, per questo dobbiamo seguire alcune dritte, ecco quali:

1. Il cielo deve essere pulito da nubi.
2. Anche la luna può essere fonte di disturbo, in quanto può "sopraffare" la lieve luce delle stelle.
3. Essenziale risulta allontanarsi dalle fonti luminose, come città, lampioni o i fari delle auto.
4. Utilizzare un obiettivo grandangolare consente di cogliere porzioni di cielo più ampie, quindi più stelle.
5. Ovviamente il buon vecchio treppiedi e il telecomando di scatto remoto.
6. La reflex deve essere impostata su ISO 800-1600, apertura f/1.8, tempo 4 secondi circa e fuoco impostato su infinito, si usa un tempo non troppo lungo per evitare che le stelle lascino delle scie dovute al movimento terrestre.
7. Attenzione alla condensa che nelle prime ore del mattino può formarsi sull'obiettivo.
8. Bisogna tenere presente che anche in questo tipo di fotografia la composizione è molto importante, includere un elemento, come ad esempio la chioma di un albero, darà risultati più suggestivi, se l'elemento è in totale assenza di luce possiamo illuminarlo noi con un faretto per un istante.
9. Dotarsi di una batteria carica al 100% in quanto gli scatti di qualche secondo richiedono molta energia.
10. Conviene sempre scattare in RAW per meglio gestire il rumore video presente.

Una piccola curiosità: esiste in commercio un inseguitore che permette di spostare automaticamente la reflex seguendo le stelle, in modo da poter tenere ISO bassi e tempi più lunghi riducendo così il rumore video senza creare scie generate dalle stelle.

AGGIORNAMENTO:
Dopo svariate prove ho potuto notare che l'elemento fondamentale è la lente, se infatti durante una giornata di sole le differenze tra un buon obiettivo e uno da "kit" possono essere trascurabili, nel senso che anche con l'obiettivo base qualche buona foto possiamo tirarla fuori, questo non avviene se fotografiamo le stelle. Con il 18 55 is, ad esempio, fotografare le stelle è praticamente impossibile, avremo punti luminosi senza definizione, che sembrano quasi fuori fuoco, con il canon 50mm la situazione migliora, (vedi confronto a questo LINK) anche quest' ultimo non è di certo la migliore ottica per i cieli notturni, anche per via della lunghezza focale che su aps-c diventa un 80mm, però con le impostazioni sopra indicate, f/1.8 - ISO 1600 - t 4secondi, riusciremo a cogliere una quantità di stelle immensa.

AGGIORNAMENTO 2:
Dopo mesi di prove e molte sconfitte sono arrivato alla conclusione che anche con il 18 55 is in kit è possibile avere discreti risultati, se il 50 mm 1.8 mark 1, ha la scala delle distanze e quindi a fine corsa sappiamo che l'obbiettivo mette a fuoco su "infinito" con il 18 55 la situazione cambia notevolmte, a fine corsa non mette a fuoco su infinito (non so se sia il mio esemplare uscito male), per mettere a fuoco su infinito e quindi le stelle, l'unica possibile soluzione è quella di comporre la scena, e tramite live wiev mettere a fuoco, con zoom digitale 5 o 10 x, sulla stella più luminosa che si riesce a vedere, intervenendo sulla ghiera di messa a fuoco (Manual Focus). Così facendo avremo stelle nitide anche a f/3.5, ovviamente sarebbe consigliabile un grandangolo luminoso, come il tokina 11-16 f/2.8 per APS o il Samyang 14mm 2.8 per FF.